Titolo:
Player:
Partecipanti:
Cesare Pietroiusti
Città:
Roma
Paese:
Italy
Anno:
2005
Durata:
24' 36"
Numerazione:
160.a
Info brano:
E' una raccolta di frasi che descrivono in prima persona e in modo asciutto una lunghissima serie di piccoli atti mancati, dimenticanze minime, occorsi in un giorno scelto a caso. "E' possibile, e che cosa praticamente significa, ricordare, nel term
Supporto:
a
Posizione:
07/05
Informazioni tecniche:
mp3
Descrizione:
Nato a Roma nel 1955, vive a Roma. Laurea in Medicina, 1979, con tesi in Clinica Psichiatrica sul tema “Effetti della suggestione in psicoterapia”. Co-fondatore del Centro Studi Jartrakor, Roma, 1977 e della Rivista di Psicologia dell’Arte, Roma, 1979. Artist in residence, Headlands Center for the Arts, S. Francisco, 1993 e Civitella Ranieri Center, Umbertide, 1996. Redattore della rivista Aperture, Roma, 1996. Coordinatore (con altri artisti) dei Progetti Oreste, 1997-2000, del convegno “Come spiegare a mia madre che ciò che faccio serve a qualcosa? Comunicazione, quotidianità, soggettività nelle nuove ricerche artistiche italiane”, Link, Bologna, 1997 e del convegno “Piacere Picasso!”, Arteria, Matera, settembre 1999. Vincitore del premio Alinovi 1999. Co-fondatore di Nomads & Residents, New York, 2000 Coordinatore dei progetti e delle mostre presso Clocktower, New York, 2000-2001. Coordinatore di “labOratorio 3”, Torino, 2002 Coordinatore (con Emilio Fantin) del I Seminario di formazione della Fondazione Baruchello, Roma, 2003- 2004 Docente di Laboratorio delle Tecniche e delle Espressione Artistiche presso lo IUAV, Venezia, 2004. La ricerca artistica di Cesare Pietroiusti esprime interesse per le situazioni paradossali o problematiche nascoste nelle pieghe della ordinarietà dell’esistenza – pensieri che vengono in mente senza un motivo apparente, piccole preoccupazioni, quasi-ossessioni considerate troppo insignificanti per diventare motivo di analisi, o di auto-rappresentazione. Tutto ciò lo ha portato ad esplorare scelte e intenzioni formulate da altri, nonché a cercare di fare proprie tali scelte altrui. Per il progetto In che cosa possa esserti utile? (Primo Piano, Roma 1994) l’artista si è reso disponibile, per la durata della mostra, a fare un’azione utile per chiunque glielo avesse chiesto, documentando in galleria modalità e risultati di tali azioni. Nel 1997 ha raccolto in una pubblicazione i Pensieri non funzionali (ed. Morra, Napoli), un centinaio di idee parassite, incongrue o comunque prive di scopo apparente, formulate come istruzioni per realizzare progetti artistici. In diverse occasioni, alcune di tali istruzioni sono state scelte e realizzate da altri, artisti e/o curatori, e poi esposte in mostre a cui l’artista era stato invitato (Democracy!, Royal College of Art, Londra 2000 e One hundred things that are certainly not art, Platform, Vaasa, 2001). Ha esposto nella sezione “Aperto” della Biennale di Venezia del 1990, alla Serpentine Gallery di Londra nel 1992, al Louisiana Museum di Copenhagen nel 1996, ad Art in General, New York, nel 2001, al CCAC di San Francisco nel 2002. Il suo progetto Things tha Are Certainly not Art ha inaugurato il Bloomberg Space di Londra nel 2002. Nel 2003 ha partecipato fra l’altro a: Tuscia Electa (varie sedi, Chianti), “Sub-Real (Smart Project Space, Amsterdam), “Moltitudini solitudini” (Museion, Bolzano), “Imperfect Marriages” (galleria Emi Fontana, Milano), “Arte pubblica” (Fondazione Pistoletto, Biella), “iD” (Platform e altre sedi, Vaasa, Finlandia), “Sonicity” (ex-Mercati Generali, Roma), “La democrazia del corpo” (Cantieri Goldonetta, Firenze).