MPDS Audio Archive is on line!
MPDS Audio Archive è on line!
MPDS Audio Archive è un archivio che contiene suoni: interviste, sound art, tavole rotonde, testimonianze di artisti e di curatori, interventi sonori e conversazioni tra autori, critici e appassionati di arte contemporanea e musica. E’ un archivio raggiungibile e consultabile da chiunque in qualsiasi momento all’indirizzo:
https://www.mpdsaudioarchive.org/
ISTRUZIONI PER LA CONSULTAZIONE:
– Scegli dall’home page un menu a tendina tra titolo / autore / anno o provenienza per i suggerimenti di ricerca, altrimenti digita una parola chiave per avviare la tua ricerca personalizzata
– Una volta fatta la tua scelta clicca cerca: ti compariranno tutti i file audio presenti nell’archivio con il nome o riferimento scelto.
– Clicca play e ascolta
Ascoltare l’arte, e i processi che la portano a definirsi, significa comprenderla oltre il gesto sottinteso e manifesto del vederla.
MPDS (Mario Pieroni e Dora Stiefelmeier) audio archive ha l’ambizione di non avere limiti e non dirsi mai finito. Se l’esigenza di un archivio nasce per sistematizzare una raccolta di dati e sottrarla all’oblio, concentrare i dati per preservarne la memoria, MPDS vuole superare tutto questo e costruire una memoria sistematicamente operativa. Tutte le esperienze pregresse e attuali, dalla Galleria Pieroni a Zerynthia, poi RAM, SAM (Sound Art Museum) e tante altre, confluiscono in questo enorme deposito, che non va considerato terminato, ma legato alla volontà di integrarlo e farlo crescere di continuo.
Creare un archivio è un’operazione complessa e laboriosa, una sfida che intende consegnare un patrimonio immenso alle generazioni di oggi e del futuro. Un’operazione con una duplice ambizione in divenire: da un lato contenere tutto quanto può essere catalogato alla voce sound art, dall’altro conservare ogni audio, suono, parola, rumore, dibattito, diretta radio che il mondo dell’arte produce nel suo svolgersi quotidianamente, e questo è ciò che rende unico MPDS. Restituire il divenire ininterrotto di storie, parole, poesie che danno avvio all’arte. Un processo fatto di incontri, scontri, momenti di vita vissuta accanto agli artisti. Perché più di ogni altra cosa, è la relazione con gli artisti a definire l’identità delle esperienze confluite oggi nell’archivio, dalla galleria Pieroni a Zerynthia.
Entrare nel tempo dell’audio, avere addosso le voci di artisti, poeti e scrittori è un privilegio da conservare con cura.
Un’operazione atipica, per capire le stagioni dell’arte attraverso l’ascolto e restituire la storia senza immagini di quanto è successo e continua a succedere.
Un archivio vero non si indicizza con algoritmi predefiniti. La qualità si costruisce su un patto di fiducia e verità.
Un deposito potenzialmente infinito di suoni che si presta all’ascolto, al suo riuso, alla programmazione in nuovi progetti.
Le modalità di utilizzo sono immediate e semplici: un nome, una data, una time-line di suggerimento. La homepage è costruita come un invito a utilizzare l’archivio, a entrarci dentro per cercare, sentire e infine scoprire quanto l’ascolto di suoni e voci sia determinante per comprendere i processi che fanno l’arte.
Il suono è un modo diverso di vedere: propone opzioni inaspettate, crea immagini che prendono forma dall’ascolto, ridisegna uno spazio, lo manipola, lo rende claustrofobico, abbatte pareti e conduce altrove. La condizione è la fiducia nel predisporsi all’ascolto, credere a quello che suono, parole e audio costruiscono per restituire un’immagine, un’ipotesi altra.
Questo è ciò che fa MPDS audio archive, con la dichiarata prospettiva di arrivare a contenere tutto. Perché c’è urgenza di utopia e necessità di realizzarla.