Esattamente dieci anni fa, nel 1995, il direttore dello Stedelijk Museum di Amsterdam, Rudi Fuchs, curava una mostra dal titolo particolare: "Accumulazioni". La mostra, organizzata da Zerynthia, si tenne a Paliano (Roma) e presentava installazioni di Jan Dibbets, Mario Merz, Sol LeWitt. L’idea di "Accumulazioni" prevedeva essenzialmente la vicinanza, "la reciproca compagnia", di opere concepite anche in tempi differenti: "In verità l’idea di accumulazione per questo progetto a Paliano mi è venuta ripensando alle vecchie chiese, specialmente le vecchie chiese in Italia. Le mostre personali mi piacciono, come piacciono a tutti per la possibilità che danno di una visione chiara e concentrata del lavoro e del carattere di un artista. Ma ancor di più amo le vecchie chiese e i musei: luoghi in cui posso vedere opere diverse (idee diverse, temperamenti diversi, mani diverse) e dove la mia intelligenza e la mia immaginazione vengono provocate, in cui posso confrontare queste opere diverse e posso formarmi un’opinione. Mi piacciono le particolarità intellettuali del museo dove diverse opere d’arte illuminano reciprocamente le proprie difficoltà e trionfi" (Rudi Fuchs).
Gli accumuli di storia, memoria, arte e cultura di Palazzo Lantieri a Gorizia sono lo spazio ideale per proporre una nuova e commisurata edizione di quel fortunato progetto espositivo. La plurisecolare storia del Palazzo si è,infatti, recentemente ampliata accogliendo al suo interno installazioni di grandi artisti contemporanei, esposizioni , seminari e incontri con alcuni tra i protagonisti dell’arte d’oggi. In un certo senso, Palazzo Lantieri si è trasformato in un museo -ovviamente specialissimo- ove i segni e le immagini del passato convivono, dialogano con quelli del presente, della sperimentazione attuale e innovativa.
Per questa nuova edizione di "Accumulazioni", il curatore Rudi Fuchs, ha inteso riprendere il discorso cominciato dieci anni fa e calibrarlo per Gorizia, e per Palazzo Lantieri. Con un procedimento raro nel generale sistema delle mostre d’arte, "Accumulazioni" unisce la storia di un’ idea e di un progetto critico a quella geografica, culturale di un luogo particolare. Negli spazi espositivi di Palazzo Lantieri, già segnati dalla grande installazione di Kounellis, dialogheranno il "grande tavolo" di Mario Merz (realizzato dal grande artista italiano recentemente scomparso per la mostra del 1995) e due grandi installazioni, appositamente concepite dagli artisti Günther Förg e Domenico Bianchi .
Una edizione speciale bilingue (italiano-inglese) della rivista d’arte Carte#, curata da Cecilia Casorati e Giovanni Iovane, documenterà l’intero percorso espositivo, al fine di offrire la più ampia visibilità a questo progetto straordinario. La rivista sarà realizzata grazie al contributo di Vinnaioli Jermann, Gorizia
Progetto critico: Rudi Fuchs
Catalogo: Carte# a cura di Cecilia Casorati Giovanni Iovane