NO MAN’S LAND
Installazione site-specific
di Yona Friedman e Jean-Baptiste Decavèle
Inaugurazione: sabato 14 maggio 2016, ore 12.00
Località Contrada Rotacesta – Loreto Aprutino (Pescara)
Zerynthia Associazione per l’arte contemporanea, col supporto di Fondazione ARIA con la direzione artistica di Cecilia Casorati, inaugura finalmente a Contrada Rotacesta di Loreto Aprutino (Pescara) l’installazione site-specific No man’s land, realizzata da Yona Friedman con Jean-Baptiste Decavèle.
L’installazione è la più grande mai realizzata da Friedman, artista e architetto franco-ungherese. Friedman nato nel 1923, è un pensatore visionario ed originale, le cui considerazioni sono diventate nel tempo un punto di riferimento per la cultura contemporanea.
Soprattutto neegli ultimi anni l’opera di Friedman è stata rivalutata dal mondo dell’arte contemporanea. Viene invitato all’undicesima Documenta di Kassel e a diverse edizioni della Biennale di Venezia, da giugno la sua Summer House sarà visitabile alla Serpentine Gallery di Londra. Mentre, tutto l’archivio – fotografie, appunti, schizzi e lettere – è stato recentemente acquisito dal Getty Research Institute di Los Angeles.
L’artista parte decisamente dalla considerazione che il mondo sia già troppo edificato e che l’architettura, dunque, vada ripensata. Non si tratta di costruire nuove strutture ma piuttosto di costruire nuove immagini.
“L’immagine” che Yona Friedman – insieme all’artista Jean-Baptiste Decavèle, con cui collabora stabilmente da anni – ha progettato e costruito a Loreto Aprutino (Pescara) si estende per più di due ettari nella campagna abruzzese. E’ composta da un grande arazzo naturale fatto con una grande quantità di sassi bianchi di fiume, una struttura di 1.000 canne di bambù che rievoca il museo senza pareti dell’artista e un dizionario immaginario inciso su oltre 200 alberi di noce. La sua costruzione ha visto la partecipazione attiva degli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Roma, della Facoltà di Architettura di Pescara e delle Scuole d’arte del territorio, diventando, così, luogo privilegiato per il rinnovamento dei processi di formazione e divulgazione della cultura.
No man’s land si propone come modello di cambiamento etico e sociale, replicabile in ogni luogo del mondo, per cancellare l’idea di proprietà, per trasformare un bene privato in un bene comune, secondo un percorso ecosostenibile che restituisce il luogo a se stesso. L’accezione negativa di terra di nessuno, terra senza regole, assume qui un significato positivo: no man’s land è un dono che l’arte fa a tutti.
Dal 2017 diventa Fondazione No man’s land, alla quale Mario Pieroni dona il terreno dell’installazione. Lo scopo della fondazione è dar vita ad un programma che non si esaurisce con la conservazione e la fruizione dell’opera di Friedman, ma che alimenta nuove iniziative curate in situ. L’intento è quello di esportare il modello di “non proprietà” in altri luoghi, ispirando una serie di iniziative sul tema dell’evoluzione della cultura territoriale, seguendo la filosofia partecipativa di Friedman.
Courtesy foto panoramiche Gino Di Paolo
INDIRIZZO:
Fondazione No Man’s Land
Contrada Rotacesta – Loreto Aprutino (Pescara)
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Presidente onorario Fondazione No Man’s Land: Yona Friedman
Presidente Fondazione No Man’s Land: Mario Pieroni