Claudio Libero Pisano ci guida nelle grandi sale di Villa Medici.
Claudio Libero Pisano, attraverso un dialogo continuo con i residenti di Villa Medici, ha sviluppato un percorso legato al Tempo e alla sua concezione, in particolare in relazione al pensiero creativo e all’arte.
“Prendere tempo”, il titolo della mostra, si riferisce alla necessità di “riappropriarsi della ricchezza di un tempo, allontanandosi dai percorsi prestabiliti, tornare all’essenza delle cose per sollecitare la possibilità di fermarsi, di proseguire con passo lento. Prendere tempo è restituire responsabilità e valore alle cose.”
Come spiega il curatore “un’opera non è solo quello che si vede, ma il risultato di un percorso complesso, di allontanamenti e ricomposizioni. Un’opera è il tempo necessario al suo realizzarsi. La mostra sottolinea il valore, senza prezzo, di quel momento aureo che è la possibilità di produrre pensiero che guarda all’arte senza l’ansia di fornire prodotti.
Una mostra multidisciplinare con opere di: Ondřej Adàmek (compositore), Francesca Alberti (storica dell’arte), Raphaël Dallaporta (fotografo), Stéphanie Fabre + Éric Gillet (architetti), Mitra Farahani(cineasta), Eleonora Gioventù (restauratrice), Raffaele Grimaldi (compositore), Josephine Halvorson(artista visiva), Hu Wei (cineasta), Charles Mazé & Coline Sunier (designer), Pierre Nouvel (scenografo), Gaëlle Obiégly (scrittrice), Sebastian Rivas (compositore), Assan Smati (artista visivo), Su-Mei Tse(artista visiva), Philippe Vasset (scrittore).
L’iniziativa riunisce i progetti degli artisti e dei ricercatori in residenza all’Accademia di Francia a Roma e rappresenta un momento di incontro tra i borsisti, la città e i suoi abitanti.
Interviste a Claudio Libero Pisano, Éric Gillet, Stéphanie Fabre e Josephine Halvorson.
a cura di Barbara Nardacchione.