Rempire

Mappatura dello storico lavoro di Andy Warhol, applicando parametri sonori allo spazio della pellicola. L'assoluta peuliarità sta nel fatto che il footage è eseguito totalmente con telecamera fissa, per cui a suonare è letteralmente il supporto fiscio della pellicola, attraverso flyckering salti, zone diversamente impressionate. E' il supporto fiscio stesso che, attraverso procedimenti di transcodifica digitale viene suonato.

Sound Barrier è un progetto di ricerca audio-video teso ad esplorare i confini dei rapporti tra suono e immagine nell’era delle tecnologie digitali. L’esito attuale di questa ricerca in-progress è un live-set che vede coinvolte, in un’azione performativa, diverse forme espressive legate ai new-media : software art, live cinema, sound design, VJing.
Il punto di partenza è costituito da frammenti di materiale cinematografico muto, per lo più proveniente da episodi cinetico/immaginali degli anni ’60 e ’70 a funzione non (o almeno non primariamente) autopoietica, i cosiddetti ephemeral film, che dal vivo vengono analizzati e processati attraverso dei software specifici in grado di estrarne informazioni che successivamente vengono trasformate in suoni.