FOURTH GENERATION – MICHELANGELO PISTOLETTO
Cukrarna Gallery, 29. 9. 2022–5. 3. 2023
Alenka Gregorič, curator of the “Fourth Generation” exhibition, in a conversation with the artist, Michelangelo Pistoletto:
https://www.youtube.com/watch?v=5qo-jpAFpuU
Una mostra personale di uno dei più grandi artisti del Novecento, Michelangelo Pistoletto, inaugura alla Galleria Cukrarna, giovedì 29 settembre, alle ore 19.
Prima dell’inaugurazione, alle ore 11 si terrà una conferenza stampa alla presenza dell’artista, Alenka Gregorič, curatrice e direttore artistico della Galleria Cukrarna, Blaž Peršin, direttore di MGML, Dora Stiefelmeier e Mario Pieroni, rappresentanti di Zerynthia, Associazione per l’Arte Contemporanea a Roma.
https://cukrarna.art/en/program/exhibitions/11/michelangelo-pistoletto/
Per ascoltare l’audio della conferenza inaugurale: https://www.mpdsaudioarchive.org/suoni/michelangelo-pistoletto-fourth-generation-cuckrarna-ljubljana/
Presentando una parte significativa dell’opera di uno dei grandi artisti del XX° secolo, la mostra di Michelangelo Pistoletto ci offre uno spaccato delle fasi principali del suo lavoro a partire dagli anni ’60, con particolare attenzione al suo periodo “oscuro”, da cui nasce l’idea di questa mostra, sia per la selezione delle opere che per la drammaturgia dell’allestimento nella Galleria Cukrarna, mostra realizzata in collaborazione con Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea a Roma.
Anche il titolo della mostra, Quarta generazione, fa riferimento a questo periodo che ha determinato in maniera cruciale la successiva pratica dell’artista. Le opere di questo periodo finora presentato di rado, che l’artista in uno dei suoi testi ha chiamato anche Arte dello Squallore(1985–89), sono esposte al secondo piano della galleria. Oltre ai disegni, dipinti e sculture, l’esposizione comprende un disegno murale nero di 70 metri realizzato in loco dagli studenti dell’Accademia di Belle Arte di Lubiana e guidati dall’artista.
Il primo piano della Galleria ospita una selezione di quelle che sono probabilmente le opere più note di Pistoletto, i Quadri specchianti, che vanno da un autoritratto del 1961 alle più recenti integrazioni, poi gli Oggetti in meno (1965–66), che furono i primi segnali delle tendenze del movimento dell’Arte Povera, poi opere ormai oggetti iconici di questo movimento, come la Venere degli stracci (1967), e infine le sculture bianche degli anni ’80.
La mostra si conclude con il Terzo Paradiso, progetto che dal 2003 è al centro dell’attenzione creativa dell’artista. Simbolo del progetto è una riconfigurazione del segno matematico dell’infinito. Mettendo la vita al centro dell’infinito, l’artista usa il simbolo per riflettere sulla diversità delle relazioni umane e per sottolineare l’importanza della riconciliazione, della responsabilità individuale e quella per i nostri prossimi e per la natura.
Michelangelo Pistoletto dal punto di vista storico-artistico, è uno dei massimi esponenti dell’Arte Povera. Il Movimento nato nel 1967 e denominato dal teorico, critico e curatore dell’arte italiano Germano Celant, l’Arte Povera nasce come una contestazione del sistema dei valori del mondo politico, economico e artistico dell’epoca, distanziandosi dall’uso di materiali e metodi tradizionali nell’arte. Gli Oggetti in meno di Pistoletto sono un primo esempio della divergenza tra la produzione di oggetti d’arte commercialmente attraenti e le aspettative e le richieste del mercato dell’arte. Appena un anno dopo gli Oggetti in meno, l’artista realizza la sua opera d’Arte Povera forse più emblematica: Venere degli stracci (1967).
Con i suoi progetti, il lavoro intellettuale e l’abilità nell’unire le persone, Pistoletto ha lasciato un segno fortemente distintivo nello spazio culturale sia italiano che internazionale. Nel 1998 fonda la Fondazione Cittadellarte nella sua città natale, Biella. Coprendo una vasta gamma di attività, Cittadellarte gestisce un programma di residenza per artisti e organizza mostre e altri eventi, con un forte legame tra arte e vita, collegando le attività della Fondazione con ciò che accade nella società.
Nelle sue opere Pistoletto vuole coinvolgere lo spettatore in un dialogo diretto con l’arte, includerci attivamente nelle sue opere e, soprattutto, incoraggiarci a riflettere sul tempo – quello passato, rappresentato dalle figure sulle superfici specchianti, e quello presente del nostro sguardo. Queste figure, sulle superfici scure dei disegni, dei dipinti, delle sculture e del muro del secondo piano, funzionano come una specie di corpi senza peso. Essi suggeriscono sia un infinito nero che un movimento inarrestabile, assorbendo la luce infinitamente distante. Il presente è catturato oltre il tempo e lo spazio si è rimpicciolito, producendo una sensazione di vuoto. La ricerca della temporalità di Pistoletto comprende il passato catturato nelle opere, il presente dello spettatore e il nostro futuro comune preannunciato dal simbolo del Terzo Paradiso, il progetto dell’artista che incoraggia il discorso sociale e indica la direzione e ne indica una sua possibile trasformazione.
Un particolare ringraziamento alla Galleria Giorgio Persano.
FOURTH GENERATION – MICHELANGELO PISTOLETTO
Cukrarna Gallery, 29. 9. 2022–5. 3. 2023
A solo exhibition of one of the greatest artists of the twentieth century, Michelangelo Pistoletto, is opening at Cukrarna Gallery, on Thursday, 29th of September, at 7 p.m.
Before the opening, at 11 a.m. a press conference will be held in the presence of the artist, Alenka Gregorič, the curator and the artistic director of Cukrarna Gallery, Blaž Peršin, the director of MGML, Dora Stiefelmeier and Mario Pieroni, representatives of the Zerynthia Association for Contemporary Art in Rome.
https://cukrarna.art/en/program/exhibitions/11/michelangelo-pistoletto/
The exhibition entitled, Fourth Generation, covers a large part of the artist’s oeuvre and provides an insight into the key periods of his creative artistic activity from the 1960s to the present day, with an emphasis on his “dark” period, which served as a point of departure in conceiving the exhibition, selecting the works and framing the dramaturgy of the display in Cukrarna Gallery in collaboration with the Zerynthia.
The title of the exhibition, Fourth Generation, also refers to this time that crucially determined the artist’s subsequent practice. Works from this otherwise seldom presented period, which the artist dubbed Art of Squalor (1985–1989) in one of his texts, are displayed on the second floor of the gallery. In addition to the drawings, paintings, and sculptures, the display includes a black on-site 70-meter wall drawing, executed by the students of the Ljubljana Academy of Fine Arts and Design under the guidance of the artist.
The first floor of the gallery hosts a selection of what are probably Pistoletto’s best-known works, Mirror Paintings, ranging from a self-portrait from 1961 to the most recent additions, next the Minus Objects (1965–1966), which were the first indications of the tendencies of the Arte Povera movement, then works that are now iconic objects of this movement, such as Venus of the Rags (1967), and Pistoletto’s white sculptures from the 1980s.
The exhibition concludes with the Third Paradise, a project that has been at the center of the artist’s creative focus since 2003. The symbol of the project is a reconfiguration of the mathematical sign for infinity. Placing life at the center of infinity, the artist uses the symbol to reflect on the diversity of human relationships and to stress the importance of reconciliation, of individual accountability and responsibility for our fellow human beings and nature.
From the art historical point of view, Michelangelo Pistoletto is one of the most prominent representatives of Arte Povera. Named by the Italian art theorist, critic, and curator Germano Celant in 1967, Arte Povera originated as an attack on the value paradigms of the political, economic, and art systems of the time, bringing a departure from the use of traditional materials and methods in art. Pistoletto’s Minus Objects are an early example of divergence from producing commercially attractive, sellable art objects, and of revolt against the expectations and demands of the art market. Just a year after the Minus Objects, he did his perhaps most emblematic Arte Povera work – Venus of the Rags (1967).
With his projects, intellectual work, and genius for bringing people together, Pistoletto has left a highly distinctive mark on both the Italian and international cultural space. In 1998, he started the foundation Cittadellarte in his hometown of Biella. Covering a wide range of activities, Cittadellarte runs an artist-in-residence program and organizes exhibitions and other events, creating a strong bond between art and life by linking the foundation’s activities with what goes on in society.
In his works, Pistoletto wants to engage viewers in direct dialogue with art, actively include us in the compositions, and above all, encourage us to reflect on time – on the time past, represented by the figures on the mirror surfaces, and on the present of our gaze. Functioning like some kind of weightless bodies, the dark surfaces of the drawings, paintings, sculptures, and the wall on the second floor suggest both black infinity and unstoppable motion somewhere beyond it, absorbing light, endlessly distant. The present is captured beyond time, and the space has shrunken, producing a feeling of void. Pistoletto’s exploration of temporality comprises the past caught in the works, the present of the viewer, and our common future augured by the symbol of the Third Paradise, the artist’s socially engaged project encouraging social discourse and pointing in the direction of a possible social transformation.
Special acknowledgment to Giorgio Persano Gallery.