nell’ambito della mostra / in the context of the exhibition
IL CORPO DELLA VOCE.
CARMELO BENE, CATHY BERBERIAN, DEMETRIO STRATOS
Palazzo delle Esposizioni
POSTAZIONE
RAM radioartemobile
27 Aprile 2019 / April 27th 2019
ore 10:00 – 20:00 / 10 AM – 8 PM
PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI – Via Nazionale, 194 – Rome, Italy
In echo to
LA VOIX LIBÉRÉE – POÉSIE SONORE / THE LIBERATED VOICE – SOUND POETRY
a cura di / curated by Eric Mangion e / and Patrizio Peterlini
co-prodotta con / co-produced by FONDAZIONE BONOTTO e / and PALAIS DE TOKYO
10:00-14:30
Live streaming dal / from Palais de Tokyo, Parigi
interviste con i curatori / interviews with the curators Eric Mangion e / and Patrizio Peterlini
e skype interviews con gli artisti a cura di / and skype interviews with the artists by NOW Radio
14:30-20:00
Live streaming dal Palais de Tokyo, Parigi delle performance di:
Live streaming from Palais de Tokyo, Parigi of the performances by:
Tomomi Adachi (Giappone) / Giovanni Fontana (Italia) / Zuzana Husàrovà (Slovacchia) / Katalin Ladik (Ungheria) / Violaine Lochu (Francia) / Joerg Piringer (Austria)
Le performance al Palais de Tokyo saranno trasmesse live su *DUUU radio – www.duuuradio.fr – dalle 14:30 alle 20:00 e ritrasmesse simultaneamente su RAM live –live.radioartemobile.it. / The performances at Palais de Tokyo will be broadcast live on *DUUU radio – www.duuuradio.fr – from 2:30 to 8 PM and re-broadcast simultaneously on RAM live – live.radioartemobile.it.
Tomomi Adachi (Giappone): Accurate translations from gibberishes into babbles
Adachi presenterà una serie di poemi sonori Dada giapponesi a partire dagli anni ’20 fino alle sue più recenti poesie che includono poemi gestuali, traduzioni in linguaggio dei segni di Ursonate, discorsi paranormali, poesie inaudibili, strumenti elettronici da lui realizzati e la sua nota camicia a sensori infrarossi con la quale crea suoni in relazione alla sua voce con la partecipazione del pubblico.
Tomomi Adachi (Japon): Accurate translations from gibberishes into babbles
Adachi will present a mixed program from Japanese dada sound poem in 1920s to his own sound poems which includes gestural poem, sign language translation of Ursonate, paranormal speech, inaudible sound poem and his well-known infrared sensor shirt using his own voice, self-made electronics and participations of audiences.
Violaine Lochu (Francia): Babel Babel
A partire dai tre mesi, il bambino farfuglia; in un gioco puramente fisico e percettivo, esplora le possibilità del suo apparato fonatorio senza che i suoni pronunciati siano necessariamente indirizzati a qualcuno o che abbiano un particolare significato. Babel Babel è una performance composta da registrazioni di lallazioni di bambini realizzati in diversi asili di Seine-Saint-Denis e Moselle dal 2016. Partendo da questo materiale sonoro che lei stessa modifica, ripete, distorce, Violaine Lochu rivela la ricchezza e i diversi strati sonori del balbettio, annunciatore del linguaggio, evocativo di idiomi immaginari o lontani anche di espressioni non umane, portando un puro piacere del farfugliare che si avvicina al poema.
Violaine Lochu (France): Babel Babel
Starting at three months, the child stutters; in a purely physical and perceptive game, he explores the possibilities of his phonatory apparatus without the sounds he pronounces necessarily addressed to someone or bearers of a particular meaning. Babel Babel is a performance consisting of recordings of children’s lallations made in different kindergartens of Seine-Saint-Denis and Moselle since 2016. Starting from this sound material that modifies, repeats, distorts, Violaine Lochu reveals the richness and the different sound layers of the babble , announcer of language, evocative of imaginary or distant idioms even of non-human expressions, bringing a pure pleasure of the saying that brings him closer to the poem.
Zuzana Husárová (Slovacchia): Energy
Questa performance esplora varie forme di scambi di energia: ambientali, tra persone, situazioni, fasi di esperienza, elementi sonori e strutture poetiche. Formalmente lavora con vaste posizioni di tecniche vocali, combina suoni dal vivo con la manipolazione fisica di sillabe pre-registrate, di parole e di frasi mescolando una tonalità poetica sulla base di una fonosfera di più voci.
Zuzana Husárová (Slovakia): Energy
This performance explores various forms of energy exchange: in environment, between people, situations, stages of experience, sonic elements and poetic structures. Formally it works with extensive positions of vocal techniques, combines live created sounds with a physical manipulation of pre-recorded syllables, words, phrases and mixes poetry with tonality on the background of a phonosphere of several voices.
Giovanni Fontana (Italia): Poème épigénétique
Poeta performativo e vero “poli-artista”, Fontana estende e trasforma i limiti della poesia. La sua è una poesia che si esprime con nuove tensioni, caratterizzata dalla contaminazione dei sistemi, dalla fusione di universi finora separati e dall’uso di nuovi media e nuovi mezzi. Combina le vaste energie offerte dalla scienza con quelle del corpo e della memoria, grazie a una concezione unica della materialità del linguaggio, la quale è sostenuta dalla voce.
Giovanni Fontana (Italy): Poème épigénétique
A performance poet and veritable ‘poly-artist’, Fontana extends and transforms the limits of poetry. His is a poetry shot through with new tensions, and characterized by the contamination of systems, the fusion of universes so far distinct, and the use of new medias and new mediums. It combines the vast energies offered by science with those of the body and the memory, thanks to a unique conception of the materiality of language that is supported by the voice.
Katalin Ladik (Ungheria): Golden Apocalypse
“Sul primo di questi “objets trouvés”, gli elementi dei circuiti erano stati fissati a mano su circuiti stampati ed era piuttosto raro nella saldatura. Ho nominato la serie di queste foto “Genesis”. Dopodiché la saldatura si è fatta più fitta di elementi, e quando essi erano divenuti talmente densi da non riuscire più a fotografare o stampare linee o punti sui circuiti stampati, ho denominato l’ultimo pezzo “Golden Apocalypse” (…). Volevo che fosse d’oro, perché non mi sentirei a mio agio associare il pessimismo alla fine apocalittica del mondo dei circuiti…” Katalin Ladik
Katalin Ladik (Hungary): Golden Apocalypse
“On the first such “objets trouvés”, the components of the circuits were soldered to circuit boards by hand and were quite rare in the solder, I called the series of these photos “Genesis”. Then the soldering became more crowded, and when they were so dense on the printed circuit boards that no more lines and dots could be photographed and pressed on them, I called the last piece I found the “Golden Apocalypse”(…). I wanted it golden, because I wouldn’t be comfortable to associate the apocalyptic end of the world of circuits with pessimism.” Katalin Ladik
Joerg Piringer (Austria): abcdefghijklmnopqrstuvwxyz
“Abcdefghijklmnopqrstuvwxyz” è una performance di poesia audiovisiva astratta. Immagine e suono sono creati in diretta con parole e vocali espresse in un microfono modificando la voce tramite processori di segnali e campionatori mentre il software analizza il suono per creare composizioni di testi visivi astratti.
Joerg Piringer (Austria): abcdefghijklmnopqrstuvwxyz
“abcdefghijklmnopqrstuvwxyz” is an abstract audiovisual poetry performance. Image and sound are created immediately during the performance by speaking and vocalizing into a microphone and modifying the voice through signal processors and samplers while the software is analyzing the sound to create animated abstract visual text-compositions.
RAM radioartemobile
info@radioartemobile.it | www.radioartemobile.it | live.radioartemobile.it
Postazione RAM radioartemobile – Sabato 27 Aprile ore 10:00 – 20:00, PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI – Via Nazionale, 194 – Roma.
Nell’ambito della mostra IL CORPO DELLA VOCE. CARMELO BENE, CATHY BERBERIAN, DEMETRIO STRATOS a cura di Anna Cestelli Guidi e Francesca Rachele Oppedisano con i contributi scientifici di Franco Fussi, Graziano G. Tisato.