Il filo conduttore di ogni mio pezzo sta nell'uso di suoni ''di scarto'' registrati in diverse occasioni e riutilizzati attraverso una serie di modifiche per creare il corpo del pezzo. In qualche occasione, sopratutto nei primi lavori, le tracce sono state realizzate utilizzando files audio presenti all'interno di vari software musicali ma sempre rimodellati a seconda dell'utilizzo da farne, in seguito ho iniziato a fondere files già esistenti con registrazioni e frammenti inediti da me registrati, fino al completo abbandono di files digitali in favore di materiale inedito registrato e modificato. Altra caratteristica che accomuna i pezzi è solitamente la staticità, la ripetitività degli elementi e la quasi totale assenza di parti ritmiche, ridotte all'essenziale in brevi parti di alcune tracce. Cerco, inoltre, di fondere un livello sonoro ''freddo'', quindi puramente elettronico e schematizzato, son sonorità generate da strumenti reali quali violino, arpa, piano o sax, in modo da non lasciare mai vivere i due livelli singolarmente. Ogni suono, nato in un determinato contesto, viene quasi totalmente decontestualizzato, modificato e riutilizzato... in un certo senso rinasce.
CD completo (20’51”), 8 tracce
1 – Minimal Dancefloor – 2004, 05’00”
2 – Hilary’s Leather Machines – 2004, 05’01”
3 – Shape part.1 – 2005, 04’24”
4 – Anagram 1 – 2007, 01”00
5 – Anagram 4 – 2007, 00’38”
6 – Anagram 5 – 2007, 00’47”
7 – Lorraine – 2007, 00’42”
8 – Wooden House – 2008, 03’02”